Nel corso del processo sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli è intervenuta la nipote, Giorgia Saponi. La testimonianza.
C’era grande attesa per quella che sarebbe potuta essere la testimonianza della nipote sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli. Ora, Giorgia Saponi ha parlato e lo ha fatto rivelando alcuni dettagli che potrebbero aiutare le autorità a fare una volta per tutte chiarezza sulla morte della 78enne di Rimini, uccisa a coltellate nel garage del suo appartamento nel condominio di Via del Ciclamino, il 3 ottobre del 2023.

Omicidio Pierina Paganelli: la testimonianza della nipote
La testimonianza di Giorgia Saponi, nipote di Pierina Paganelli, a processo per cercare di fare chiarezza sulla morte della 78enne di Rimini. Nel corso della deposizione della ragazza sono stati ricostruiti i mesi precedenti al delitto dove è venuto a galla come la giovane fosse “a disagio” dopo aver capito della relazione tra sua madre, Manuela Bianchi, a Louis Dassilva, al momento in carcere con l’accusa di aver ucciso la povera Pierina.
Giorgia Saponi, come riportato da Il Resto del Carlino, ha svelato un retroscena legato all’estate 2023 quando andò in gita con sua madre alla presenza proprio di Dassilva: “Quel giorno al mare i toni erano cordiali, ma io mi sentivo a disagio poiché tra mia madre e il signor Dassilva avevo notato alcuni sguardi. Sguardi come tra due persone complici, come tra due amanti”.
Il rapporto con la nonna e l’ultima sera
Molto importante nella testimonianza di Giorgia Saponi il rapporto con Pierina ma soprattutto quella notte del delitto visto che lei rappresenta l’alibi di Manuela Bianchi e di Loris Bianchi. “Ricordo di essere andata in camera qualche volta per un minuto o due, ma senza mai chiudere la porta e ho sempre sentito mia madre e mio zio parlare tra loro in salotto”, ha detto.
E su Pierina: “Era la mia seconda mamma. L’ultimo messaggio che ho avuto con lei è stato la sera dell’omicidio, che dissi che non sarei andata all’adunanza dei testimoni di Geova”, ha raccontato la nipote della Paganelli.